05.04.22

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Il Pnrr si tinge di rosa: 160 milioni al Fondo impresa femminile

Tra i programmi del Piano nazionale ripresa resilienza, il cosiddetto Pnrr, c’è la spinta del Governo a dare spazio e risalto alle imprese “rosa”.

Del Fondo impresa femminile ne avevamo già parlato in tempi non sospetti. È sufficiente consultare le precedenti pubblicazioni per ricostruire la storia della dotazione economica in questione, avendo già scritto dei contributi a fondo perduto per le imprenditrici e di come già nell’allora disegno di Legge di Bilancio 2021 veniva istituito un nuovo fondo per l’imprenditoria femminile. 

Dalle ipotesi ai fatti: il Fondo a sostegno dell’impresa femminile, ufficializzato lo scorso dicembre da apposita legge, si presenta dotato di 40 milioni di euro, destinati alla promozione ed al sostegno delle Pmi durante le fasi sia di avvio sia di consolidamento. Il Pnrr aggiunge, adesso, farcitura alla torta con ulteriori 160 milioni da ripartire tra “Incentivi per la nascita delle imprese femminili” ed “Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili”.

Non ci sono limiti di dimensione per accedere alle agevolazioni: il Fondo vuole, infatti, sostenere imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, con sede legale o operativa situata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito delle due linee di azione individuate da bando.

Queste le attività finanziabili: produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi, in qualsiasi settore; commercio e turismo.

Le iniziative devono, inoltre, essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni; prevedere spese ammissibili non superiori a 250mila euro al netto d’Iva per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400mila euro al netto d’Iva per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

A gestire i fondi è Invitalia, previa valutazione dei progetti e ci sono due trance di presentazione della modulistica necessaria. Per l’avvio di nuove imprese femminili ci sono due termini in ballo: il 5 maggio per la compilazione della domanda e il 19 maggio per la sua presentazione; mentre per sostenere lo sviluppo di imprese femminili già costituite la compilazione della domanda è fissata al 24 maggio e la sua presentazione al 7 giugno.

A me è già venuta voglia di aprire un’attività tutta mia, perché non ce l’ho, e magari “trascinare” qualche uomo nell’impresa. Se l’avessi già avuta, l’attività, sarebbe questo il momento ideale per consolidarla. E voi come siete messe? Scrivetemi, sarebbe bello leggervi.

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